Metotrexato, Vinblastina, Doxorubicina e Cisplatino accelerati sono un trattamento neoadiuvante sicuro ed efficace per il cancro alla vescica muscolo-invasivo
La chemioterapia neoadiuvante a base di Cisplatino è lo standard di cura per il carcinoma vescicale muscolo-invasivo ( MIBC ); tuttavia, è raramente adottata nella pratica a causa di problemi relativi alla tossicità e al ritardo nella cistectomia.
Si è ipotizzato che tre cicli di trattamento neoadiuvante accelerato con Metotrexato, Vinblastina, Doxorubicina e Cisplatino ( AMVAC ) sarebbero sicuri, accorcerebbero i tempi di intervento chirurgico e porterebbero a tassi di risposta patologica completa simili ( pT0 ) rispetto a quelli dei controlli storici.
Sono stati inclusi in uno studio pazienti con tumore vescicale muscolo-invasivo cT2-T4a e N0-N1 che avevano ricevuto tre cicli di AMVAC con Pegfilgrastim seguiti da cistectomia radicale con dissezione linfonodale.
L'endpoint primario era il tasso di pT0. La lunghezza dei telomeri e lo stato di mutazione p53 sono stati correlati con la risposta e la tossicità.
Sono stati selezionati 44 pazienti; Il 60% aveva malattia di stadio III o IV; l’età media era di 64 anni.
40 pazienti erano valutabili per la risposta, con 15 ( 38% ) che mostravano pT0 alla cistectomia, che soddisfacevano l'endpoint primario dello studio.
Altri 6 pazienti (14%) sono stati classificati con malattia non muscolo-invasiva.
La maggior parte dei pazienti ( 82% ) ha presentato tossicità correlata al trattamento solo di grado 1 o 2.
Non ci sono state tossicità renali di grado 3 o 4 e non si sono verificati decessi correlati al trattamento.
Un paziente ha sviluppato metastasi e quindi non ha subito cistectomia; tutti gli altri ( n=43 ) hanno subito una cistectomia entro 8 settimane dopo l'ultima somministrazione di chemioterapia.
Il tempo medio dall'inizio della chemioterapia alla cistectomia è stato di 9.7 settimane.
La lunghezza dei telomeri e la mutazione p53 non hanno predetto la risposta o la tossicità.
In conclusione, il regime AMVAC è ben tollerato e si traduce in tassi pT0 simili con 6 settimane di trattamento, rispetto ai normali regimi di 12 settimane.
Ulteriori analisi sono in corso per verificare se le alterazioni molecolari nei campioni tumorali possono predire la risposta alla chemioterapia. ( Xagena2014 )
Plimack ER et al, J Clin Oncol 2014;32:1895-1901
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